CANTINE
TENUTA LUPINARI – Il Paradiso tra Siena, Arezzo e Firenze.
15 gennaio 2018

L’azienda si trova in un posto bellissimo, nella campagna aretina vicino a Bucine, che conosco molto poco ma che mi ha stregato. Comprende più immobili, ovvero la cantina vera e propria, che sorge all’interno del borgo Lupinari, risalente al XVI secolo, oggi ovviamente disabitato ma di un fascino tutto particolare; l’agriturismo, ristrutturato e confortevole come solo le vecchie case toscane sanno essere; ed infine il castelletto disegnato dal famoso architetto fiorentino Gino Coppedè ed ultimato nel primo novecento, oggi utilizzato per eventi e cerimonie o affitti completi.
La produzione annua è di circa 7.000 bottiglie suddivise tra le quattro etichette, oggetto tra l’altro di una campagna di comunicazione molto interessante.
La tenuta si snoda in una ventina di ettari vitati, su cui la produzione è focalizzata in zone per tipologia di vitigno, in modo da ottimizzare le caratteristiche morfologiche di ogni terreno.
Come già avveniva molti anni fa, anche oggi una parte del vino prodotto viene venduta sfusa, quasi in ricordo della motivazione per cui si è iniziato a produrre. Il padre di Antonella, dopo aver acquistato nel 1969 la tenuta, ha infatti piantato le viti nel ’74 e iniziato a vendere il vino sfuso nel ’79, proseguendo via via con l’inserimento di altre attività imprenditoriali connesse all’agricoltura tipica di questa zona, ovvero la produzione di olio e successivamente l’agriturismo, avviato nel 1999.
La produzione con etichette proprie ha avuto inizio solo negli anni ’80, inizialmente per il consumo in famiglia, poi per gli amici e successivamente per gli ospiti dell’agriturismo.
Nel 2013 la produzione di vino è stata impostata anche per la commercializzazione all’esterno, mantenendo in un primo tempo le etichette in linea con lo storico. Nel 2014, con lo sviluppo dell’attività agricola e vinicola in particolare, si è deciso di cambiare radicalmente le etichette in quelle attuali.
Questa è un’azienda emergente, perché pur esistendo da diversi anni, solo recentemente ha iniziato a lavorare con un’impostazione professionale ben precisa e pronta anche al mercato internazionale. Io faccio il tifo per Antonella perché è una donna piena di entusiasmo e perché spero di tornare presto a Lupinari!