CANTINE

SANTA LUCIA – VERDE SMERALDO IN CENTRO AD ERBUSCO

4 agosto 2017
foto SANTA LUCIA

In azienda con Gregorio, che si occupa di cantina e produzione, ho incontrato il papà Piero che in un’altra vita faceva il ricercatore e si occupava di ampelografia all’Università di Milano. Piero molti anni fa ha iniziato a fare consulenza a terzi come agronomo, gestendo allo stesso tempo in proprio un terreno vinicolo preso in affitto e vendendo l’uva prodotta.

Fino al 2008 l’uva in azienda è sempre stata conferita ma da quell’anno in poi ha avuto inizio anche la commercializzazione di vino con proprie etichette. Il brand Santa Lucia è nato proprio allora.

La tenuta oggi si estende su 28 ettari di vigneto, suddivisi tra Erbusco, Rodengo Saiano, Capriolo, Passirano e Rovato, ed è strutturata per la produzione di circa 100.000 bottiglie annue, il resto viene ancora conferito a terzi. Il mercato di sbocco principale è l’Italia.

Dal 2011 è iniziata la conversione in biologico, con prima certificazione nel 2014, impostazione molto sentita in azienda per l’attenzione posta da sempre alla tutela dell’ambiente.

Piero, per non venir meno alla sua anima ricercatrice, nella parte bresciana del Lago di Garda ha riscoperto anni fa l’Erbamat, un antico vitigno a bacca bianca molto acida, con grappolo molto compatto, la cui produzione è ancora oggi in fase sperimentale. Alcune aziende della Franciacorta lo stanno infatti inserendo nei loro vigneti per verificarne la possibile futura coltivazione.

La particolare posizione dei vigneti annessi alla cantina, ubicati proprio nel centro di Erbusco, offre una vista particolarmente suggestiva che mi ha ricordato quanto poco conosca questa area vinicola così importante e così a me vicina. Sto provvedendo però, e qui a Santa Lucia Rame, il cane vignaiolo, mi ha aiutato parecchio.

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