CANTINE
MONTEVERSA E LA VISTA SUL MONDO, QUELLO DEI COLLI EUGANEI
29 luglio 2020

Giovanni Bressanin si occupa a tutto tondo di quest’azienda e quando finalmente, dopo anni da quando ci siamo incontrati la prima volta, sono riuscita a raggiungerlo a Monteversa, mi sono ritrovata in paradiso!
Questa azienda comprende 25 ettari di terreno a corpo unico proprio in cima al Monte Versa, da cui il nome, nei comuni di Vo’ Euganeo e di Cinto Euganeo. Le varietà coltivate sono Moscato giallo, Chardonnay, Manzoni Bianco, e Garganega per i vini bianchi e Cabernet Franc, Carmenere e Cabernet Sauvignon per i vini rossi, un ventaglio quindi piuttosto vario che consente la produzione di numerose etichette completamente diverse tra loro. I vini di Monteversa hanno infatti caratteri completamente diversi e ben definiti ma sono uniti da un unico grande progetto produttivo.
I sistemi di allevamento dei vigneti sono il guyot e il cordone speronato, a seconda delle zone di esposizione e delle varietà; il terreno è generalmente molto calcareo con scaglia bianca e rossa, quindi dà origine a vini molto sapidi, molto minerali, grazie anche all’origine vulcanica di questi terreni.
L’esposizione delle colture è perfetta, molto ventilata e insieme alla particolare conformazione geologica di cui sopra, vengono utilizzati pochissimi trattamenti, anche rispetto allo stesso disciplinare del biologico, per cui l’azienda è stata certificata nel 2012.
Monteversa è stata acquisita dalla famiglia Voltazza di Brugine (PD) nel 2006, e concessa ancora in affitto per tre anni. E finalmente nel 2010 inizia la sua vera storia, che dura tutt’oggi e che Giovanni ha vissuto interamente con passione fin dal principio, ecco perchè è sempre stata la persona ideale per raccontarmi esattamente fatti e prodotti.
I nomi di un paio di vini riprendono i due comuni su cui sono affacciati i vigneti, che sono rispettivamente Vo per il bianco (Versavo’ Bianco), e Cinto per il rosso (Versacinto Rosso), mentre altri comprendono il nome del Monte Versa (Primaversa, Animaversa): anche qui il legame e il rispetto per il territorio vengono al primo posto. Le etichette sono stilizzate e molto moderne, quasi a confermare il legame tra la produzione dei vini legati indubbiamente alla tradizione, e la tecnologia applicata alla grafica che li rappresenta.
Insomma, Monteversa è da visitare subito, per bere un bicchiere di vino, acquistare delle ottime bottiglie, e girare lo sguardo a 360 gradi per abbracciare tutti i nostri Colli Euganei. Non vi pare un sogno?